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God’s Not Dead ~ La sfida teologica

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Sulla carta lo spunto del film di Harold Cronk è tanto démodé e ardito da apparire stimolante, seppur negli evidenti limiti di un produzione modesta: la tenzone teorica tra lo studente cristiano Josh (Shane Harper, qualche trascurabile apparizione tra cinema e tv alle spalle) e  un professore di filosofia ateo (Kevin Sorbo, divo di serie B dei ’90, Hercules per il piccolo schermo e Kull il conquistatore per il grande: scelta di cast intrigante). Già il fatto che le convinzioni non siano invertite ci fa annusare una controtendenza che ci mancava. I due sono destinati a cozzare, civilmente, sin dalla lezione d’avvio, finché l’insegnante, già mostratosi estraneo al compromesso (avendo preteso dai suoi bolliti iscritti – nessun’alzata di sopracciglio, a parte il co-protagonista – una negazione firmata dell’esistenza di Dio, sì da sgomberare il suo corso da repliche di carattere religioso), concede al giovane sfidante, nella convinzione di demolirlo, l’occasione di argomentare sulla sua fede nell’arco di tre “riprese” (durante le quali almeno emergeranno alcuni ragionamenti di superficie).

Fin qui un po’ di faciloneria, che tuttavia non intacca una fiduciosa curiosità sugli sviluppi. Promesse disattese alquanto presto, esattamente da quando l’accademico, mostrando la sua reale villania e una povertà di spirito che deve risultare inequivocabile (avremo modo di “apprezzarla” pure nel privato, dove soggioga la fidanzata, sua ex-alunna), ferma in un corridoio il suo giovane avversario, che inaspettatamente ha già messo a segno dei punti, e lo minaccia apertamente. Insomma, lo scontro si fa ingenuamente impari (a originarlo, tra l’altro, c’è il più normale dei traumi), e all’improvviso ci si accorge dell’effettiva inconsistenza delle numerose figure di contorno (tralasciando la brusca girlfriend in fuga): il bonario sacerdote esageratamente sfortunato con le auto che ospita un collega africano (tratteggiato come una creatura fuori dal mondo), la giornalista malata (seconda Amy Ryan fittizia della stagione) inumanamente piantata dal fidanzato (Dean Cain, ex-Superman televisivo), la ragazza musulmana ostacolata dal padre, l’allievo cinese che vive un conflitto analogo… Però gli scivoloni peggiori toccano a chi incarna orgogliosamente se stesso: gli australiani Newsboys, devoto gruppo canterino, e soprattutto i coniugi Willie e Korie Robertson, titolari di un reality in cui si spara alle anatre. Insomma, dobbiamo tenerci tutti i dogmi e accettarli in blocco anche più rapidamente di quanto avremmo fatto prima della visione. Spessore e serietà non pervenuti, ma Cronk non ci bada; anzi, ha già girato un sequel!

God’s Not Dead (id., USA, 2014) di Harold Cronk con Shane Harper, Kevin Sorbo, David A.R. White, Cory Oliver, Trisha LaFache

di     Massimo Arciresi

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KKKKK
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