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Golf – Eurotour: nell’Open de France grande prova di Francesco Molinari (2°) il titolo al thailandese Thongchai Jaidee, 52° Edoardo Molinari

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Grande prestazione di Francesco Molinari nel 100° Open de France (European Tour), secondo con 277 colpi (68 71 72 66, -7) dopo una rimonta dal decimo posto effettuata con un 66 (-5) miglior score di giornata.

Sul percorso de Le Golf National (par 71), a Guyancourt in Francia, dove nel 2018 si disputerà la Ryder Cup, ha firmato l’ottavo titolo nel circuito il thailandese Thongchai Jaidee con 273 colpi (67 70 68 68, -11). In terza posizione con 278 (-6) il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro mondiale, in quarta con 279 (-5) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, in quinta con 280 (-4) il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Andy Sullivan e il sudafricano Brandon Stone. Quest’ultimo si è guadagnato l’ammissione all’Open Championship, terzo major stagionale (14-17 luglio, Royal Troon GC, Scozia), così come lo svedese Alex Noren, ottavo con 281 (-3). All’undicesimo posto con 283 (-1) l’inglese Lee Westwood e l’austriaco Bernd Wiesberger, che difendeva il titolo, e al 52°con 291 (68 73 75 75, +7) Edoardo Molinari. Hanno fatto un po’ meglio del torinese l’irlandese Padraig Harrington, 30° con 287 (+3), e l’inglese Luke Donald, 45° con 290 (+6).

Thongchai Jaidee, 47enne di Lop Buri ed ex paracadutista dell’esercito thailandese, salito al vertice nel secondo giro in compagnia di altri quattro concorrenti tra i quali Rory McIlroy, è rimasto da solo nel terzo e poi ha condotto con grande autorità il quarto. Non ha mai concesso chances agli avversari, con un gioco praticamente inappuntabile in ogni parte del campo, mettendo a segno putt importanti, alcuni lunghi e realizzando quattro birdie su 17 buche. Poi con il titolo in tasca si è concesso un ininfluente bogey sull’ultima (68, -3).

Francesco Molinari è giunto per la terza volta secondo in questo torneo. Nel 2010 fu superato in un playoff a tre dallo spagnolo Miguel Angel Jimenez e nel 2012 terminò a un colpo dal tedesco Marcel Siem, dopo aver realizzato anche quella volta lo score più basso nel turno conclusivo (64, -7).

La partenza è stata delle migliori con quattro birdie di fila dalla terza alla sesta buca, ma due tee shot sbagliati alla 9ª e alla 10ª, con palla in acqua nella seconda occasione, hanno causato due bogey. Immediata reazione con un birdie alla 11ª e poi, quando sembrava solo in corsa per la quarta piazza, è arrivato il capolavoro finale con due birdie, frutto di eccellenti secondi colpi in bandiera. A quel punto è salito in terza posizione superando Rory McIlroy, che non è riuscito a trovare il giusto ritmo (un birdie e un bogey per il 71, par), ma la seconda sembrava appannaggio di Andy Sullivan che aveva ancora due buche da giocare e un colpo di margine con Molinari in club house. L’inglese, però, perdeva ben quattro colpi con un bogey e un triplo bogey e finiva quinto, penalizzato oltre misura.

Edoardo Molinari ho offerto buoni spunti nella prima metà dell’evento con sesto posto in apertura e 18° dopo 36 buche, poi però il suo rendimento è cambiato con due 75 (+4), francamente un po’ inattesi stando alle premesse. Un birdie, tre bogey e un doppio bogey nell’ultimo atto della sua prova.

A Thongchai Jaidee sono andati 583.330 euro su un montepremi di 3.500.000 euro e Francesco Molinari ne ha avuti 388.880 che gli hanno sistemato la money list sul circuito dove gioca poco, avendo scelto il PGA Tour. Inoltre ha raccolto punti importanti per la classifica che porta alla squadra di Ryder Cup e ha guadagnato qualche posizione nel world ranking. E non si può neanche escludere che Darren Clarke, capitano europeo della compagine continentale di Ryder Cup, abbia preso qualche buona nota sul suo conto.

Sono usciti al taglio Renato Paratore, 67° con 146 (78 68, +4), fuori per un colpo, Matteo Manassero (72 75) e Nino Bertasio (80 67), 80.i con 147 (+5).

CHALLENGE TOUR: IN DANIMARCA S’IMPONE BERND RITTHAMMER26° ANDREA ROTA – Il tedesco Bernd Ritthammer ha ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 272 colpi (67 68 70 67, -12) nel Made in Denmark Challenge, torneo del Challenge Tour che ha avuto luogo all’Aalborg GK (par 71) di Aalborg in Danimarca.

Il giro finale non ha premiato la buona prova complessiva di Andrea Rota, sceso dal settimo al 26° posto con  282 (71 68 67 76, -2), penalizzato da un 76 (+5), stesso punteggio parziale che non ha permesso al dilettante Michele Cea, 73° con 295 (72 71 76 76, +11) di risalire la graduatoria, ma per il portacolori del Parco di Roma era importante soprattutto fare esperienza tra i professionisti ed è già un titolo di merito aver passato il taglio.

Bernd Ritthammer, 29enne di Nuremburg, ha superato di misura in un acceso finale l’olandese Jurrian Van der Vaart (273, -11) e di due colpi il connazionale Alexander Knappe, il sudafricano Dylan Frittelli e lo statunitense John Hahn, in vetta dopo tre turni e messo fuori gioco da un 73 (+2). In sesta posizione con 275 (-9) lo svedese Krister Erikssson e il cileno Mark Tullo e in ottava con 276 (-8) il tedesco Sebastian Heisele, lo svedese Marcus Kinhult, e gli inglesi Aaron Rai, Paul Howard e Ashton Turner, uno dei più forti amateur britannici.

Sono usciti al taglio gli altri tre italiani in campo: Leonardo Motta, 95° con 146 (74 72, +4), Filippo Bergamaschi, 128° con 149 (79 70, +7), e Andrea Perrino, 133° con 150 (72 78, +8). A Ritthammer è andato un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.

SENIOR TOUR: QUINTO TITOLO PER TIM THELEN, 50° COSTANTINO ROCCA – Costantino Rocca, al debutto stagionale, ha concluso al 50° posto con 220 colpi (74 70 76, +10) lo Swiss Seniors Open disputato sul percorso del Golf Club Bad Ragaz (par 70), nella città svizzera dai cui il circolo prende il nome.

Con lo score di 200 colpi (67 66 67, -10) ha siglato il quinto titolo nel circuito lo statunitense Tim Thelen, 55enne di Albany (Minnesota), il quale si è liberato con un birdie sull’ultima buca, evitando anche un playoff a quattro, dell’inglese Simon P. Brown e degli spagnoli Pedro Linhart e Miguel Angel Martin (201, -9). Peraltro i due iberici gli hanno dato una mano, facendosi raggiungere alla buca 17, il primo con un doppio bogey e il secondo con un bogey.

Sono terminati al quinto posto con 202 (-8) gli inglesi Andrew Sherborne, Gary Wolstenholme e Jamie Spence e all’ottavo con 203 (-7) gli altri due inglesi Philip Golding e Paul Broadhurts, il messicano Esteban Toledo e il canadese Ken Tarling. Il vincitore è stato gratificato con 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.

Com. Stam.

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