Presentazione sussidio“Eparchia di Lungro. Una piccola Diocesi Cattolica Bizantina per i fedeli italo-albanesi, precursori del moderno ecumenismo”
Papas Remus Mosneag: “Celebrare il centenario significa impegnarsi con più intensità ad accogliere la misericordia del Signore”.
In occasione del centenario (1919 – 2019) dell’istituzione dell’Eparchia di Lungro, degli italo – albanesi dell’Italia continentale, domani, domenica 10 Marzo, alle 17, a Civita nel salone della Parrocchia Santa Maria Assunta, verrà presentato il sussidio: “Eparchia di Lungro. Una piccola Diocesi Cattolica Bizantina per i fedeli italo-albanesi, precursori del moderno ecumenismo”. Interverranno Papas Remus Mosneag, parroco di Civita, Alessandro Tocci, sindaco di Civita, Demetrio Emmanuele, direttore del circolo “G. Placco”, Demetrio Guzzanti, editore Progetto 2000. Sara presente Papàs Pietro Lanza, Vicario Generale dell’Eparchia di Lungro. L’opera, “Eparchia di Lungro. Una piccola Diocesi Cattolica Bizantina per i fedeli italo-albanesi, precursori del moderno ecumenismo”, raccoglie non solo delle informazioni storiche e fotografiche, ma presta molta attenzione al dettaglio grafico e trasmette la bellezza, lo spirito e il fermento, in pochissime pagine, dei primi cento anni della Eparchia di Lungro. “Celebrare il centenario dell’istituzione dell’Eparchia di Lungro è un invito ad approfondire – spiegano gli organizzatori – i motivi ispiratori e riscoprire i valori che la costituzione apostolica <Catholici fideles> di Benedetto XV intendeva affermare. Ogni ritorno alle origini è una spinta profonda al rinnovamento, nella ricerca della fedeltà alla storia a cui si appartiene” “L’anno di grazia, cioè il Centenario,che stiamo vivendo e che tutti i fedeli dell’Eparchia stanno vivendo, non vuol dire – ha spiegato Papas Remus Mosneag – celebrare un semplice passaggio di cento anni, ma vuol dire accogliere un tempo nel quale impegnarsi con più intensità ad accogliere la misericordia del Signore. Il Centenario è un insistente invito a guardare in avanti ai “campi che già biondeggiano perchè la messe è molta… (Mt. 9,37)”.