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Primo convegno dell’Osservatorio Nazionale di Criminologia, intitolato “Comunicazione e violenza: le Difficoltà relazionali di vittima e autore di reato”

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L’Osservatorio Nazionale di Criminologia, associazione nata a Milano e priva di scopo di lucro, sta collaborando strettamente con il Comune di Novara per la realizzazione di un evento di formazione da tenersi il 25 maggio prossimo venturo presso la biblioteca civica Negroni, in corso Cavallotti 4. Titolo del convegno sarà la “comunicazione e violenza: le difficoltà relazionali di vittima e autore di reato”. L’evento, inoltre, patrocinato anche dagli Ordini degli Psicologi della Lombardia e del Piemonte e dal Consorzio Italiano per la Ricerca in Medicina e organizzato in collaborazione con il sindacato di Polizia “Libertà e Sicurezza – Polizia di Stato”, darà la possibilità ad alcune categorie professionali di ottenere il riconoscimento dei crediti formativi ( è stata, infatti, approvata l’erogazione di crediti E.C.M. per quanto riguarda il personale sanitario, mentre è in fase di delibera da parte dell’Ordine degli Avvocati di Novara la richiesta di erogazione di crediti formativi per i professionisti legali ). Tra i relatori che fanno parte dell’Osservatorio Nazionale di Criminologia interverranno Matteo Rossi Renier ( criminologo e psicologo della casa circondariale di Rebibbia ), Marco Schirosi ( criminologo e Segretario Provinciale Generale di Libertà e Sicurezza – Polizia di Stato ), Carla di Carlo ( criminologa e grafologa ), Nadia Mungari ( avvocata ), Alessandro Ruotolo ( psicologo ), Helga Zanotti ( avvocata ), Alessandra Cecca ( avvocata ), Chiara Cicchese ( psicologa ), Alessia di Pancrazio ( psicologa ) e Paola Ehsaei ( psicologa ). Saranno presenti, inoltre, Don Lorenzo Ferraroli ( psicoterapeuta e direttore del Centro Psicopedagogico e di Orientamento Scolastico e Professionale di Arese ), il dott. Francesco Carlo Milanesi ( magistrato ), il dott. Antonio Cutri ( pedagogo ), la dott.ssa Elia Impaloni e la dott.ssa Francesca Ferraris ( Centro Anti Violenza di Novara ), la dott.ssa Cristina Giglioli ( psicologa ) e la dott.ssa Marilena Guglielmetti ( criminologa ). Moderatrice dell’evento sarà la dott.ssa Anna Allodi, presidente della Commissione Scientifica del convegno e direttore generale del Consorzio Italiano per la Ricerca in Medicina. Riguardo ai contenuti, il Presidente, dott. Matteo Rossi Renier, e al Vice Presidente, dott. Marco Schirosi, hanno presentato così l’evento: “La violenza, in particolare quella domestica, è un fenomeno largamente diffuso nel nostro Paese. Molte volte alla base della stessa ci sono profonde problematiche relazionali e comunicative. Nell’ambito del convegno “Comunicazione e violenza: difficoltà relazionali tra vittima ed autore di reato” l’Osservatorio Nazionale di Criminologia vuole proporre un approfondimento del fenomeno, offrendo spunti di riflessione inerenti alle cause, agli strumenti di tutela e ai possibili interventi che la comunità dovrebbe porre in essere per fronteggiarlo. Con l’evento, rivolto sia alla cittadinanza che alle figure professionali che possono trovarsi ad interagire con i soggetti coinvolti nella vicenda, mediante una proposta multidisciplinare, s’intende fornire un quadro completo degli elementi che caratterizzano il “fatto di violenza”, concentrando l’attenzione sui soggetti che, in maniera diretta o indiretta, ne sono coinvolti. Dal punto di vista giuridico saranno trattati la normativa e la giurisprudenza nazionale ed internazionale che disciplina il fenomeno della violenza endofamigliare, gli strumenti di tutela forniti alla vittima e le previsioni legislative in tema di rieducazione e reinserimento dell’autore di reato. In ottica psico-criminologica, invece, saranno analizzati la criminogenesi del fatto, la grafia quale mezzo d’interpretazione delle difficoltà problematiche interpersonali, le difficoltà relazionali all’interno della coppia – che spesso possono essere causa di eventi violenti – e le  conseguenze che investono i figli che vivono in contesti violenti. Il Convegno offrirà, poi, spunti di riflessione e sensibilizzazione in merito all’importanza della comunicazione con le Istituzioni e gli operatori del settore: un corretto approccio relazionale eviterebbe, infatti, ulteriori traumi alla vittima favorendo altresì il percorso rieducativo dell’autore della violenza. Non mancheranno, infine, le esperienze delle Associazioni del territorio, che forniscono sostegno alle persone che vivono situazioni di abuso all’interno del nucleo famigliare.”

 

Com. Stam.

 

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