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SOCIETÀ DIRITTO CRIMINE

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Non vi è alcun dubbio che Giovanni Falcone fu sottoposto a un infame linciaggio diretto a stroncare per sempre con vili e spregevoli accuse la reputazione e il decoro professionale del valoroso magistrato.

Sentenza della Corte di Cassazione del 2004

Il volume contiene fatti che vanno ben oltre la classica cronaca giudiziaria e la rituale ricerca scientifica, come quelli relativi ad un concorso in magistratura (caso Berardi) e ad un’attività della magistratura (caso Dore), che presentano caratteristiche di tale gravità e rilevanza da mettere in discussione la credibilità stessa di tale fondamentale istituzione della repubblica italiana non solo per il loro verificarsi, inimmaginabile in un consorzio civile, ma anche per il successivo dispiegarsi delle illecite conseguenze prodotte in violazione eclatante delle più elementari regole logiche e legali, nella inattaccabile impunità dei responsabili e nella perseverante persecuzione delle vittime…

Il fatto descritto nel capitolo concernente il concorso in magistratura nell’anno delle stragi (il 1992) è ben più che una mera valutazione di un evento di ordinaria pessima amministrazione né può essere inscritto nella serie interminabile dei concorsi contestati… Gli allegati – e cioè i verbali finali delle prove scritte – parlano più di ogni descrizione (basta osservare le sottoscrizioni puntualmente riportate negli allegati pubblicati) insieme con il commento normativo per redigere siffatti verbali… I documenti riportati non sono che la punta dell’iceberg di come venne gestito quel particolare concorso (prove redatte con un contenuto diverso da quello richiesto, con evidenti segni di riconoscimento, senza voto in calce, di candidati dichiarati idonei a sostenere poi le prove orali) fino alla scomparsa del fascicolo di uno dei candidati vincitori ovvero alla dichiarazione scritta di uno dei commissari di esame che attestava la violazione dell’anonimato dei temi e l’omesso esame di quelli del candidato dottor Pierpaolo Berardi. In data 30 aprile 2008 con voto unanime il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura certificava l’omesso esame degli elaborati nonostante il relativo verbale attestasse il contrario. I fatti esposti non riguardano solo il mancato magistrato ma tutti i cittadini italiani: il bene giustizia si realizza innanzitutto attraverso coloro che l’amministrano.

Osservazioni mediche ed approcci terapeutici originali su un caso clinico diventano tesi di specializzazione in Neurologia cui l’Accademia appone il sigillo del massimo dei voti cum laude. Una prassi clinica, che su quelle osservazioni si indirizza ad una patologia neurodegenerativa del tutto priva di prospettive terapeutiche (demenza di Alzheimer), privilegiando metodologie cognitive al di fuori di ogni sperimentazione di tipo farmacologico, verifica nei pochi casi trattati modificazioni comportamentali favorevoli, confermate dai caregivers ed oggetto di comunicazioni scientifiche a congressi internazionali. Il tutto diventa paradossalmente bersaglio esplosivo di una magistratura che pensa di riconoscervi una associazione a delinquere a scopo di truffa (con aggravante di violenze fisiche) di cui sarebbero parte, oltre ai medici, gli stessi familiari testimoni dei progressi insperabilmente constatati nei loro congiunti. Per tutti c’è il rinvio a giudizio dopo più di una dozzina di udienze davanti al Giudice della Udienza Preliminare, il quale ignora un incidente probatorio favorevole agli imputati e aggiunge sorprendentemente l’imputazione, raccolta in itinere, di omicidio colposo di un giovane suicida incontrato mesi prima in unico consulto e mai preso in carico dai neurologi incriminati (non ravvisando ipotesi di colpa dello psichiatra curante…).

Da prima pagina anche i capitoli (Di Pisa) su metodi e tecniche di approccio alla Comunicazione Umana e di applicazione alla Vittimologia e Criminologia: l’Intelligenza Artificiale (AI) è oggetto di estrema attenzione mediatica per i contenuti innovativi correlati allo sviluppo dei Sistemi di Calcolo (CS) e della Epistemologia Androide (AE). Il Pensiero Umano si manifesta nel Linguaggio suscettibile di formalizzazione logica e di calcolo: la Logica Computazionale diviene linguaggio del pensiero umano capace di esprimere contenuti educativi dei ragionamenti e delle condotte dell’uomo nell’ardua impresa dell’esplorare l’Informazione/Formazione della Conoscenza.

palermo-25-maggio-2018

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