Evidenza

Studenti H disperati per mancanza di servizi


Continuano i disagi per molti alunni disabili degli istituti superiori di Palermo e provincia a causa della mancanza di servizi di assistenza dopo la scadenza (il 31 dicembre scorso) del contratto relativo ai servizi di assistenza alla persona.  I problemi riguardano servizi come il trasporto disabili (per 367 ragazzi e ragazze), l’assistenza igienico-personale (per 422 studenti H), l’assistenza alla comunicazione (78 studenti) e l’assistenza all’autonomia (364 alunni). Gli studenti H che frequentano le scuole superiori di Palermo e provincia sono circa mille e settecento e seicento gli operatori del settore. I servizi, partiti in ritardo (a novembre), sono stati nuovamente interrotti o ridotti a causa dei problemi legati al bilancio provinciale. Filippo Spallina, il dirigente provinciale che cura le Politiche sociali e la Pubblica istruzione del i disabili di pertinenza dell’ex provincia di Palermo, ha assicurato che il disagio durerà “solo” pochi giorni. Di questi problemi si è parlato in un convegno che si è svolto ieri presso l’Istituto Annibale di Francia, a Palermo, dove il preside e numerosi soggetti non abili hanno comunicato i propri disagi all’On. Figuccia. Come è emerso nel corso dell’incontro, il problema nasce dalla decisione di abolire le province e dal taglio rilevante delle risorse a disposizione. Ma la mancata continuità di questi servizi non riguarda solo la Provincia di Palermo: solo nei giorni scorsi, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha comunicato che nei prossimi mesi saranno garantiti i servizi per gli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole della provincia. E a Ragusa il servizio di trasporto dei disabili, già in bilico per l’insicurezza dei pochi finanziamenti e partito in ritardo all’inizio dell’anno scolastico, è stato sospeso per  mancanza di fondi. Tutti casi che hanno come comune denominatore il trasferimento di alcuni servizi dalle Province (che il governo Renzi ha fatto di tutto per abolire definitivamente) e le città metropolitane (che, invece, tra incertezze e mancanza di finanziamenti, sono ancora ben lontane dall’essere operative). Già qualche settimana fa un gruppo di genitori, guidato dall’Associazione nazionale famiglie con persone con disabilità intellettive e relazionali, aveva protestato davanti l’Ufficio scolastico regionale e l’Istituto alberghiero Cascino. Proteste che seguono quelle dello scorso ottobre quando alcuni genitori e alunni si erano incatenati ai cancelli di diverse scuole per manifestare contro la mancanza di fondi. Un problema di cui l’On Figuccia (che aveva già denunciato nei mesi scorsi quando aveva presentato il caso di villa delle Ginestre all’Ars), nei giorni scorsi, visto il silenzio della Regione Sicilia, ha dichiarato di volersi fare portavoce anche a Roma.  

 

di    C.Alessandro Mauceri

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