Evidenza

Un viaggio nel mondo della salute mentale: l’attività dell’Associazione Ufe Palermo

• Bookmarks: 3


Certe volte non ci vogliamo pensare, certe volte non abbiamo voglia, ogni tanto non siamo in noi o nella nostra erbetta. Certe volte ci proviamo, ma non possiamo farlo perché non abitiamo in noi”.

La poesia di Antonio ci porta ad esplorare la mente, in un mondo delicato, quello del disagio mentale. Lui vive in una comunità terapeutica assistita, quella di via la Loggia, dove gli Ufe, Utenti familiari esperti, dell’omonima associazione che si occupa di disagio mentale, fanno il loro volontariato. Così Enza, Concetta e Beppe due volte a settimana si dedicano ai ragazzi della Cta, facendo fare loro piccole attività. Dal disegno alla poesia, alla cura personale: ci spostiamo al reparto di psichiatria dell’ospedale Civico, gestito dalla dottoressa Grazia Guercetti, dove operano gli Ufe Maria, Nino e Anna. Qui c’è Maria, che accompagna i pazienti, li rassicura, li invoglia a lavarsi. Maria è utente e familiare di una persona che soffre di disagio mentale, lei è dunque un’esperta per esperienza, ed è questa la forza degli Ufe. Al Centro di salute mentale di via Riolo operano altri familiari e utenti: Lina, Gaetana, Fina e Rosemary. Gli esperti per esperienza hanno dato vita a un’associazione onlus, Ufe appunto(www.ufepalermo.it), nata a marzo del 2012 con la dottoressa Lucrezia Notarbartolo come presidente: “Il coinvolgimento attivo nei percorsi di cura, propri e altrui, di utenti e familiari ha ampiamente dimostrato la sua efficacia – spiega la dottoressa Notarbartolo. E aggiunge: “La cura del disagio psichico, oggi anche a Palermo, passa per l’assunzione di un ruolo attivo, che fa emergere le potenzialità dei pazienti e dei loro familiari e ne fa una risorsa indispensabile. La presenza nei servizi di salute mentale dell’Utente e del Familiare Esperto (Ufe) consente di umanizzare maggiormente i percorsi di cura e di svolgere tutta una serie di funzioni che risultano fondamentali per altri utenti e altre famiglie. Non ultimo la trasmissione di informazioni e aiuti pratici inerenti le possibilità di cura offerte dai servizi territoriali, rendendole, in un’ultima analisi, maggiormente accessibili. L’Associazione Ufe Palermo sta recentemente ampliando il modello, rivolgendosi anche all’ambito dei disturbi del comportamento alimentare e all’obesità – continua Lucrezia Notarbartolo – nella convinzione che il sapere esperienziale inerente anche a questo tipo di problematiche, sia complementare e di enorme arricchimento alla cura basata sul sapere professionale.”  Sono una trentina gli iscritti all’associazione, tra utenti e familiari, che portano avanti la loro attività grazie alla collaborazione degli operatori del Modulo 1 del Dipartimento di salute mentale di Palermo, la dottoressa Grazia Guercetti, la dottoressa Chiara Majorana, la dottoressa Diana Dessy e l’infermiera Caterina Sorce. L’appuntamento tra gli Ufe di tutta Italia si rinnova periodicamente con congressi, che hanno lo scopo del “Fare assieme”. I primi a sperimentare questo modello sono stati gli Ufe di Trento, da un’idea dello psichiatra Renzo De Stefani. Da qui poi sono nate le varie associazioni d’Italia e a Palermo tutto è nato grazie alla voglia di fare della dottoressa Grazia Guercetti. Tra le pareti del reparto, incontriamo Maria con i suoi occhi grandi, neri, pieni di gioia. Anche lei si dedica al volontariato due volte a settimana: “Resto impressionata dalla tenerezza che trasmettono queste persone – racconta Maria. Il mio tempo libero lo dedico a loro, a farli riflettere sull’importanza di non abbandonare le cure. Li motivo, li intrattengo anche con una tazza di caffè per alleviare il loro soggiorno in reparto che è vissuto in maniera traumatica”. Qui in reparto c’è anche il sorriso e la professionalità della psichiatra Grazia Guercetti: “Gli Ufe si sono dimostrati molto preziosi a più livelli: sui pazienti che non possono non trarre giovamento da chi, con le stesse intenzioni di noi operatori, utilizza un canale preferenziale di comunicazione e li stimola ad aver speranza, ad avere fiducia nei curanti e nella possibilità di stare meglio – chiarisce la dottoressa -, sugli Ufe stessi, che finalmente protagonisti attivi dei percorsi di cura, si sentono più vivi ed arricchiti e trasformano la sofferenza e tutto ciò che prima era un limite in una risorsa. E ancora: sugli operatori che possono giovarsi di una collaborazione “speciale” e si trovano a lavorare in un clima migliore. Si assiste così alla inversione del destinatario – spiega la dottoressa Guercetti- gli utenti assistiti non solo traggono del bene dagli Ufe ma loro stessi fanno bene agli Ufe ed a cascata gli Ufe fanno bene agli operatori”. E poi c’è il Centro di salute mentale di via Riolo, dove opera anche Lina, familiare di un ragazzo che soffre di disagio mentale, donna elegante, dolce e raffinata che accoglie gli utenti: “Quella che svolgo è un’azione di volontariato spinta da uno slancio affettivo verso una persona che vive questo disagio – spiega Lina -, dettato soprattutto dall’esperienza e questo si distingue dalle altre forme di volontariato sociale, civile o di altra voce. Tutto ruota attorno alla parola sensibilità: infatti si ha una risposta immediata e spontanea da parte del paziente, perché si entra in empatia e si capisce che la persona che ti sta davanti può comprendere il problema, anche nei suoi aspetti più intimi o addirittura cose che non si dicono neanche al medico”. Nel grande salone che accoglie i ragazzi della Comunità terapeutica assistita c’è Concetta, altra Ufe. Lei è una donna forte, disponibile, materna, con due occhi azzurri che parlano della sua nobile anima. “Ogni volta che vado alla Cta è un’esperienza unica. Sembrerebbe una frase retorica, ma non lo è affatto – spiega Concetta -. Quello che mi danno i pazienti è molto più di quello che possa dare loro. La condivisione della sofferenza che soltanto noi Ufe possiamo comprendere appieno, il sorriso, l’abbraccio, un grazie, ti riempie il cuore. Ogni singolo è un universo di umanità, calore, affetto che ti trasmette in maniera semplice e diretta”.

di Serena Marotta

3 recommended
KKKKK
452 views
bookmark icon
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com