Evidenza

Volontariato, l’associazione Rotary International Francesca Morvillo onlus


Dalla preparazione del cibo nelle proprie case alla consegna ai clochard, dal corso di cucito all’interno del carcere Pagliarelli agli screening sul territorio: sono solo alcune delle numerose attività svolte dall’associazione Rotary International Francesca Morvillo onlus, che opera a Palermo. Oggi si parla di un aspetto positivo della città, quello dove operano i volontari, quello in cui si racconta di una comunità che funziona. Si tratta di progetti autofinanziati, che non gravano sulle casse pubbliche e che contano per la loro realizzazione sul lavoro di circa cento volontari. L’attività di questi volontari ha avuto inizio nel 1995 con il “progetto Artigianato Francesca Morvillo”, nato con lo scopo di favorire i giovani che provenivano dal carcere minorile, facendoli lavorare nelle botteghe artigiane e per insegnare loro un mestiere che li tenesse lontani dalla strada e dalla possibilità di tornare a delinquere. Si trattava di una borsa lavoro, quindi destinata a terminare. Da qui l’idea dei volontari di creare una onlus, nel 2001, con lo scopo di realizzare progetti ad hoc per questi ragazzi. Da allora l’attività dell’associazione è cresciuta, sono nati diversi progetti. Uno, ad esempio, è quello dedicato ai clochard. “Prepariamo noi il cibo per le persone disagiate – spiega il presidente dell’associazione Giancarlo Grassi. Abbiamo costituito dei gruppi, usciamo con il camper il mercoledì, prepariamo i pasti caldi nelle nostre case. Partiamo da piazza Unità d’Italia, e poi facciamo il giro dei siti dove si trovano i senzatetto. In contemporanea abbiamo fatto nascere il furgone delle docce, munito di due docce, dove una parte del mezzo è adibito a magazzino, con coperte e abiti puliti”. Un’attività che permette di fornire circa ottanta pasti a settimana, conforto, ascolto e aiuto a queste persone che vivono per strada. I volontari infatti non si limitano a consegnare il cibo e a consentirgli di curare la propria igiene personale e dare loro degli abiti puliti, ma forniscono anche assistenza attraverso la sinergia, in ambito rotariano, con altri volontari che hanno creato uno Sportello legale e di assistenza medica, che svolgono la propria attività presso i Cappuccini, in via Cipressi e si adoperano gratuitamente per fornire assistenza legale e medica alle persone disagiate. Torniamo ai progetti dell’associazione. Da marzo scorso, è stato ideato il progetto “Pagliarelli”: “Abbiamo pensato – racconta Grassi – che potesse essere utile fare una scuola di taglio e cucito all’interno del carcere. Da qui è nato il progetto, che ci ha permesso sino ad ora di formare sei donne, che hanno realizzato borse e centri tavola. L’attività si svolge tre volte a settimana, dalle 8.30 alle 12.30”. L’idea dell’associazione è quella di costituire una cooperativa sociale dove far lavorare queste persone nella realizzazione di un campionario di abiti da donna. “I nostri progetti “vestono” un’esigenza e nascono dall’ascolto del territorio”, spiega Mauro Fauso, uno dei soci volontari dell’associazione, che gestisce il magazzino, deposito del vestiario per i clochard, che si trova in piazza XIII Vittime. Magazzino che cresce grazie alla collaborazione della gente e delle altre associazioni. Il magazzino funziona attraverso una sorta di baratto sociale, è stato creato un mercato sociale, con lo scambio di abiti a seconda dell’esigenze. L’attività dei volontari non si esaurisce con questi progetti, l’associazione fa anche degli screening sul territorio. Tra gli altri, c’è quello realizzato a Pantelleria sul diabete. Per partecipare alle iniziative dell’associazione si può scrivere una e-mail a associazionerifmo@gmail.com oppure a morvillo.onlus2001@libero.it.

di Serena Marotta

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