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Aiop: SSN e Sanità integrativa a tutela dei cittadini

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“Il contesto nel quale operano le componenti di diritto pubblico e di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale è profondamente mutato dal 2019.

È aumentato l’impegno nel garantire servizi e prestazioni ai cittadini, scoraggiati da liste d’attesa lunghissime e dalla difficoltà di accesso alle cure in modo equo su tutto il territorio nazionale. La risposta a questa preoccupante realtà deve essere fornita, sinergicamente, da entrambe le componenti. La domanda di salute, che è cresciuta perché si è allungata l’età media della vita e sono aumentate le patologie croniche, necessita anche dell’offerta della Sanità Integrativa, che deve essere complementare. Oggi, nel Paese, più di 20 milioni di persone usufruiscono dell’assistenza di associazioni sanitarie, casse mutue e fondi di categoria. Le famiglie spendono oltre 40 miliardi. La Commissione Sanità Integrativa di Aiop ha svolto, in questi anni, un lavoro eccellente e siamo riusciti ad ottenere, a livello legislativo, la riduzione dell’IVA sulle prestazioni sanitarie per solventi rese ai ricoverati e agli accompagnatori, prevedendo sia una parte di esenzione che una parte di riduzione dell’imposta: un risultato importante per noi e una misura concreta per la popolazione”. Lo ha detto Barbara Cittadini, Presidente Nazionale di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, a Genova nel corso dell’evento: “Sanità integrativa: Genova tre anni dopo”.

Ad aprire i lavori, oltre alla presidente Cittadini, erano presenti il sottosegretario di Stato al ministero della Salute Andrea Costa, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il presidente Aiop Regione Liguria Ettore Sansavini e Francesco Berti Riboli, coordinatore Commissione Sanità integrativa Aiop.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha ribadito l’importanza della sinergia tra la componente privata e quella pubblica del SSN, affermando: “Quella odierna rappresenta un’occasione importante per riaffermare alcuni principi, uno su tutti: la collaborazione tra pubblico e privato è una risorsa, anche e soprattutto in sanità. Siamo di fronte a una grande opportunità per il Paese, ridisegnare insieme il nuovo SSN. Questa sfida si potrà cogliere al meglio solamente se si affronterà con spirito di collaborazione e lavoro di squadra, ma soprattutto senza approcci ideologici, per riuscire a garantire il diritto alla salute scritto nella nostra Costituzione. Oggi la contrapposizione tra pubblico-privato è profondamente sbagliata e anacronistica. Ce lo ha dimostrato la pandemia: senza il sostegno del privato non saremmo riusciti ad affrontare in maniera così efficace l’emergenza sanitaria. Rinnovo, dunque, la mia disponibilità e il mio impegno. Ringrazio ancora Aiop e la presidente Cittadini per il prezioso contributo fornito al comparto e per il costante, propositivo e fruttuoso dialogo avviato in questi due anni”.

L’esperienza della pandemia ha rafforzato, tra i decisori pubblici, la necessità di rimuovere il pregiudizio ideologico che continua a penalizzare la componente privata del SSN.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha spiegato: “Siamo chiamati a dare risposte ai cittadini. Non c’è alcuna competizione tra componente pubblica e privata, è necessario costruire sinergie positive che aumentino la qualità delle cure erogate ai nostri pazienti, della ricerca, la capacità delle nostre imprese di industrializzare brevetti. Abbiamo delle opportunità da sfruttare contenendo chiaramente il sistema di costi, anche se sul sistema sanitario occorre mettere qualche punto di Pil in più. La capacità di utilizzare quel Pil per produrre una risposta più ampia e più adeguata dipende anche dalla capacità di coinvolgere la componente di diritto privato del SSN. La sfida di recuperare le liste d’attesa ci riguarda tutti e, se non passa dalla collaborazione tra pubblico e privato, non verrà vinta”.

Di centralità del paziente ha parlato anche Francesco Berti Riboli, coordinatore della Commissione Sanità Integrativa di Aiop: “Abbiamo due obiettivi pratici: arrestare l’emorragia delle tariffe e rafforzare il rapporto con il paziente. Dobbiamo ragionare sulle misure strutturali e la Commissione ha lavorato tanto in questa direzione, confermando che non è nostro interesse l’abbattimento dei prezzi, semmai la rimodulazione, proprio per corroborare la fiducia tra noi e il nostro paziente”.

Com. Stam./foto

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