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Tragedia a Mondello. Masso sfonda stanza da letto e uccide donna nel sonno. L’accusa degli esperti e dei residenti : Il costone andava monitorato

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Grande paura e preoccupazione tra i residenti di Mondello dopo la caduta di un masso dal costone roccioso che sovrasta la borgata marinara sopra via Calpurnio che ha ucciso una donna e ferito i familiari dopo avere sfondando i muri e travolgendo la donna nella propria stanza da letto. Ai vigili del fuoco l’ingrato compito di estrarre la donna rimasta sotto il masso di 50 tonnellate e di quaranta metri cubi precipitato giù per le abbondanti piogge di questi giorni. Ornella Paltrinieri di 88 anni è rimasta schiacciata dal masso, dopo che questi ha sfondato la casa nel cuore della notte fermandosi nella camera da letto della donna e ora in bilico sul solaio.
Mentre i vigili e la protezione civile sono all’opera per estrarre il corpo della donna, tra i residenti intanto scoppia la polemica contro il Comune, accusato di sottovalutare il rischio a cui sono sottoposte le famiglie che vivono sotto i costoni rocciosi dell’Addaura, di Capo Gallo, di Vergine Maria e di Pizzo Sella.
L’ultimo nel febbraio 2009, quando un masso si staccò dal costone roccioso di Capo Gallo finendo sulla casa di Pietro Lugaro. Andando indietro con la memoria lo stesso masso ai Rotoli in bilico sulla scogliera di Vergine Maria ricorda la pericolosità dei costoni rocciosi attorno a Palermo. Come pure ce lo ricordano gli studi geologici e le denunce dei residenti.
“La montagna respira” spiegano gli esperti ”contraendosi nella stagione estiva generando profonde crepe e rigonfiandosi durante le piogge finendo con lo staccare i massi dalla parete rocciosa facendoli precipitare a valle. Un fenomeno naturale” concludono gli esperti “che non può essere fermato ma solo monitorato”. Non opera dell’uomo quindi per gli esperti ma per loro solo opera della natura. Un monitoraggio a carico degli enti interessati, Comune, università, geologi, ma anche da parte dei privati, che a quanto pare non c’è stato. Una tragedia annunciata quindi. Un monitoraggio che da solo avrebbe potuto evitare questa ennesima tragedia denunciata da tempo da esperti e residenti. Toccherà adesso alle indagini della magistratura capire come e a chi toccava il monitoraggio.
di Salvo Sbacchis

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