Calcio

2016/2017, la stagione dei record. Gli Azzurri sul tetto del mondo

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Lo sci alpino dell’anno dei record mette in carniere 43 podi in Coppa del mondo, come mai successe nella storia dello sci alpino. Ma, analizzando meglio i 43 podi che hanno costellato la fantastica stagione degli azzurri, emergono tante storie, che vale la pena di ricordare.

Preolimpica Goggia

Dei 13 podi stagionali centrati da Sofia Goggia, la vera rivelazione dell’anno, ce ne sono due che rivestono un significato particolare, e che rappresentano anche le due vittorie della giovane carriera della 24enne bergamasca. Il 4 e 5 marzo scorsi, Sofia è riuscita a vincere sia nel superG che nella discesa di Jeongseon, sulla pista che fra dieci mesi rappresenterà il terreno di sfida per le medaglie olimpiche di PyeongChang. L’anno prossimo sarà lei la donna da battere in Corea.

Peter Fill, il più forte del biennio

Peter Fill ha conquistato la seconda Coppa di discesa consecutiva, impresa successa solo a campioni assoluti come Alberto Tomba e Gustavo Thoeni, nella storia italiana dello sci. Negli ultimi dieci anni, l’impresa è riuscita solo a Didier Cuche (2010-2011) e a Aksel Lund Svindal (2013-2014). Fill ha anche conquistato la prima vittoria in carriera nel superG.

Paris, l’uomo di Kitz

Dominik Paris ha avuto qualche alto e basso in stagione, ma ha centrato uno degli obiettivi clou per ogni discesista: la seconda vittoria in discesa sulla Streif (la terza se si considera anche quella in superG). Non certo cosa da tutti. Paris vinse la prima discesa nel 2013, nel 2015 fu la volta della vittoria in superG (in discesa fu secondo) e ha rivinto quest’anno. E’ aperta la caccia alla terza stella.

Poliedrica Brignone

Questa è la stagione che ha definitivamente consacrato la polivalenza di Federica Brignone, capace di trovare la prima vittoria in combinata a Crans Montana e di arrivare seconda nella classifica della specialità. Il tutto dopo aver già vinto in gigante (tre volte) e in superG (una volta) e aver fatto registrare il record personale di punti in Coppa del mondo.

Moelgg vuol dire tenacia

Manfred Moelgg è tornato alla vittoria nello slalom di Zagabria ed è tornato sul podio finale della disciplina nove anni dopo averla conquistata nel 2008. In mezzo un bruttissimo infortunio al tendine d’Achille che lo aveva precipitato in fondo alle classifiche. Moelgg non ha mai mollato, è risalito fino a ritrovare la vittoria.
Manuela non è stata da meno, risalendo su un podio di Coppa del mondo a Semmering sei anni dopo l’ultimo podio conquistato a Zagabria, e dodici anni dopo il primo podio ottenuto ad Aspen nel 2004.

Come dimenticare, poi, la grande emozione vissuta in Alta Badia per il primo podio in carriera di Florian Eisath, o l’impresa di Christof Innerhofer nel superG di Kitzbuehel, le pieghe impressionanti di Stefano Gross, i due podi di Elena Curtoni in superG e i tre di Marta Bassino, la più giovane del gruppo “Rookie of the Year” internazionale.

Pellegrino e Runggaldier filano veloci

I Mondiali di Lahti erano l’obiettivo principale della stagione e Federico Pellegrino non l’ha fallito. Un oro nell’amata sprint, un argento nella team sprint con Dietmar Noeckler e il secondo posto nella classifica finale di Coppa del mondo fanno del valdostano un campione affermato degli sci stretti. Così come Alexia Runggaldier ha colto una fantastica medaglia di bronzo nell’individuale dei Mondiali di biathlon a Hochfilzen e la squadra italiana è stata capace di cogliere dieci podi complessivi in Coppa del mondo, con Dorothea Wierer, Dominik Windisch e Lisa Vittozzi protagonisti. Grandi risultati sono arrivati anche nelle rispettive rassegne iridate giovanili, con gli ottimi risultati di Manuela Malsiner e Alex Insam (anche autore del nuovo record italiano di volo con 217,5 metri) nel salto di Soldier Hollow e il secondo posto azzurro nel medagliere del biathlon a Brezno-Osrblie.

Snowboard da numeri 1

Michela Moioli si è confermato campionessa di razza conquistando a soli 22 anni la sua seconda medaglia iridata con il bronzo nello snowboardcross femminile di Sierra Nevada e nel prossimo fine settimana si gioca giustificate ambizioni di conquistare la seconda Coppa del mondo di specialità consecutiva nella finale di Veysonnaz. Aaron March a 31 anni si è tolto la soddisfazione di vincere la prima sfera di cristallo della carriera nello slalom parallelo.

Slittini e sci alpinismo da podio

Dominik Fischnaller ha colto due medaglie di bronzo preziose nei Mondiali di slittino artificiale a Igls (Aut), imitato da Alex Gruber e Greta Pinggera si sono imposti nei singolo maschile e femminile dei Mondiali di slittino naturale a Vatra Dornei (Rom), mentre lo sci alpinismo ha sfruttato al meglio i Mondiali casalinghi di Alpago/Piancavallo facendo incetta di podi in tutte le categorie.

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Com. Sta./foto

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