Evidenza

FILM: Darkest Minds ~ Ancora distopie

• Bookmarks: 20


Conclusi i “cicli” di Maze Runner e (ehm…) Divergent? Niente paura: malgrado intraprendere una nuova serie young adult a sfondo distopico d’origine letteraria permanga un azzardo (un esempio economicamente fallimentare? La quinta onda), si prospetta un’altra (potenziale) saga, tratta dal  romanzo di Alexandra Bracken.

Ruby (Amandla Stenberg, creatura da proteggere in Hunger Games – dimenticavamo…  – e lanciata dal recente Noi siamo tutto), sedicenne statunitense facente parte dello sparuto 2% di coetanei scampati a una letale epidemia, vive reclusa da sei anni, al pari d’ogni adolescente sopravvissuto e catturato dal solito governo infingardo, intento a ingannare e sfruttare, più che a tutelare. Infatti, i ragazzi non colpiti dal virus posseggono qualità fuori dal comune perlopiù ingestibili – palesatesi nella sciagurata circostanza – che li immunizzano. Gli scienziati li hanno anche classificati in base alle loro facoltà straordinarie e al colore che assumono le loro iridi allorquando le esercitano: quelli dalla mente assai brillante sono i “verdi”, mentre coloro che son capaci di spostare gli oggetti con il pensiero appartengono ai “blu” e i manipolatori dell’elettricità s’inscrivono fra i “gialli”. Fin qui, nulla che i ricercatori non contino – poco democraticamente – di irreggimentare  a scopi difensivi. Le vere minacce sono costituite dai rari e pericolosi “rossi”, in grado di manovrare il fuoco, e dagli altrettanto infrequenti “arancioni”, che san scrutare le menti altrui, modificare ricordi, ipnotizzare. La protagonista, autrice d’un involontario danno alle memorie dei suoi genitori (dettaglio ben sviluppato dall’adattamento di Chad Hodge), appartiene a quest’ultima categoria, la quale comporta l’eliminazione immediata; fortunatamente riesce a farsi passare per un’“innocua” intelligentona. Rischiando d’essere scoperta, si dà alla macchia, unendosi – fra comprensibili, consuete, inevitabili diffidenze reciproche – ad alcuni fuggiaschi: il telecinetico Liam (Harris Dickinson), destinato a un innamoramento un po’ stonato, l’acuto Charlie (Skylan Brooks) e la minuta, silente, “fulminante” Zu (Miya Cech). Diretti verso un fantomatico campo, i nostri guardano con sospetto alla cosiddetta Lega – benché la dottoressa Cate (Mandy Moore) abbia aiutato Ruby a filarsela – e sono braccati da avidi cacciatori di taglie come Lady Jane (Gwendoline Christie).

Relativamente intrigante, è vero (vedi l’intenso prefinale). Però lo script – fra percorsi in auto facilitati, nomi indovinati e totali e ingiustificabili dimenticanze dell’adorata piccolina del gruppo – andava limato. Alla regia la Yuh di Kung Fu Panda 2 e 3.

 

Darkest Minds (The Darkest Minds, USA, 2018) di Jennifer Yuh Nelson con Amandla Stenberg, Harris Dickinson, Mandy Moore, Skylan Brooks, Miya Cech

Massimo Arciresi

20 recommended
comments icon0 comments
KKKKK
0 notes
441 views
bookmark icon

Write a comment...

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com