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FILM: Venom ~ Tocca ai super-antieroi

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La divisione Sony della Marvel, per vivacizzare il genere supereroico, gioca una carta rischiosa, portando sullo schermo un personaggio non proprio positivo, che debuttò nei fumetti nel 1988 e che quindi, almeno in teoria, è meno radicato nell’immaginario dei fans. Per la verità Venom, possente, mostruosa, vorace e mutevole creatura (ideata dal disegnatore Todd McFarlane) risultante dall’unione tra un cosiddetto simbionte alieno – studiato dai soliti scienziati ambiziosi che però non sanno contenerne poteri e aggressività – e un umano con vari grattacapi (nella fattispecie il giornalista d’assalto Eddie Brock), era già stato “indossato” una decina d’anni fa da Topher Grace in Spider-Man 3 di Raimi, per l’appunto come nemesi oscura dell’eroe (del quale pare, non per nulla, una variante inacidita); tuttavia lì non era che uno dei tre villains, quindi aveva uno scarso peso specifico. In tal senso una sua rivisitazione, in opportuno equilibrio tra bene e male, è di base interessante. A dispetto di un loffio e quasi dilettantesco teaser, lanciato mesi addietro, che faceva temere il peggio…

A trasporre lo script di Jeff Pinkner e Scott Rosenberg, sul quale è intervenuta anche Kelly Marcel, c’è Ruben Fleischer, le cui promesse degli esordi (il brillante Benvenuti a Zombieland e lo sboccato 30 Minutes or Less, ingiustamente inediti nelle nostre sale) si erano infrante contro il sonoro flop del magniloquente ma irrisolto Gangster Squad. Una scelta che si rivela felice sul piano delle invenzioni visive e, volendo, del ritmo, a patto di non pretendere troppi approfondimenti psicologici od originalità a tutti i costi. Ne viene fuori un prodotto ricercatamente vintage corredato da notevoli effetti speciali odierni (che rendono a dovere fluidità, viscosità e lucidità dell’ ultracorpo – in fondo di ciò si parla – dalla dentatura aguzza e dagli occhi lattiginosi), un popcorn movie che non lascia un segno profondo e probabilmente non intende farlo.

Eddie (Hardy, al solito professionale però non particolarmente calzante per il ruolo) indaga per il suo giornale sulle opache ricerche finanziate dal miliardario Carlton Drake (Ahmed, lontanissimo da Il fondamentalista riluttante), non fermandosi neppure di fronte alle informazioni riservate in possesso della girlfriend avvocatessa Anne Weying (Williams). Cadono tegole, e il peggio/meglio deve ancora arrivare…

Le due sorprese – se non volete saperlo, non leggete! – lungo e alla fine dei credits (non garantite in questa “branca” del franchise) introducono il nemico Carnage (Woody Harrelson) e l’imminente cartoon Spider-Man – Un nuovo universo. Delizioso il cameo di Stan Lee.

Venom (id., USA, 2018) di Ruben Fleischer con Tom Hardy, Michelle Williams, Riz Ahmed. Jenny Slate, Reid Scott

Massimo Arciresi

 

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